Il 10 dicembre 2019 presso la prestigiosa sede del Centro di Ateneo per i Musei Scientifici, sono stati presentati i progetti ideati dai corsisti del “Corso in Ortoterapia”. E’ stato un momento importante di condivisione, in cui si sono mescolate idee e competenze. A seguito delle 128 ore di formazione previste dal Progetto Futuro nel Verde, realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, vi invitiamo a leggere la sintesi degli elaborati prodotti.

  1. Racconti & Raccolti

Target: Disabili adulti e anziani autosufficienti

Luogo: Casa Padre Pio – Castel del Piano

Federica Gasperi- Francesco Pati

 

L’idea progettuale, dando continuità a quanto predisposto nel corso “laboratori alla scoperta delle piante officinali” svoltosi alla casa di quartiere Casa Padre Pio, volge l’attenzione alle necessità di Anziani ed Adulti disabili. L’obiettivo del progetto è la creazione di uno spazio che possa coinvolgere con diverse attività ognuno di questi utenti, a seconda delle loro capacità ed attitudini. L’idea progettuale prevede il finale completamento e miglioramento di un’area esterna dove svolgere diverse attività, tutte strettamente legate al mondo naturale per cogliere i benefici che ne derivano. L’attenzione è principalmente riferita ad attività pratico/produttive, attività che stimolino la persona e ad attività inclusive quali ad esempio: la realizzazione di mini orti produttivi, attività di taleaggio, creazione di aiuole con piante fiorite, aromatiche che garantiscano specifici stimoli sensoriali alla persona, ed un’area dedicata ai più anziani, i quali possano essere inclusi nelle attività mediante la divulgazione delle loro esperienze e conoscenze in ambito orticolturale e non solo.

 

  1. Etnodipendenza

Target: Dipendenze

Luogo: Orto Botanico

Rossella Ferretti- Edoardo Rosati

 

Il progetto Etnodipendenze nasce dall’assunto di base che l’uomo è profondamente collegato alla natura.

Le attività collegate alla natura hanno un effetto benefico, sia per i soggetti “problematici” che per tutti coloro che ne fruiscono la bellezza. È scientificamente provato che l’interazione col verde diminuisca il livello di stress nell’individuo, migliorandone l’umore. La “riabilitazione attraverso la natura”, è una forma di cura volta al miglioramento fisico e psicologico dell’individuo sofferente di una vasta gamma di stati patologici o menomazioni. Secondo B.Rush, uno dei padri della psichiatria moderna, “lavorare il terreno e coltivare le piante può avere un benefico effetto sulla salute mentale”, non a caso, infatti, l’attività orticolturale è una delle prime tecniche riabilitative in campo psichiatrico.

Anche per i soggetti affetti da dipendenze l’attività nel verde può avere un ottimo risultato riabilitativo. I tossidipendenti ed i ludodipendenti sono pazienti le cui attività quotidiane sono state compromesse dai propri bisogni irrefrenabili, costruendosi una vita in funzione della dipendenza stessa.

Alla luce di questo, il seguente progetto, nonché attività correlate, hanno lo scopo di rompere la monotonia creata dalla dipendenza e fornire una nuova utilità per sé stessi e per gli altri.

 

  1. CaVERDage : alla ricerca della poesia nascosta nella vita femminile e nelle piante

Target: Donne

Luogo: Orto Botanico

Marta Cipriani- Sara De Rubeis- Caterina Fiorini- Camilla Bartolotti

 

Il titolo del progetto nasce da una associazione mentale che ha portato a coniare una “parola nuvola”.

Carverdage viene fuori dalla modifica del termine caviardage, che denomina la ricerca della poesia nascosta ed il colore verde: trovare il meglio delle persone con cui andremo a lavorare, in un contesto naturale.

Questo progetto nasce dall’idea di Marta, Camilla, Sara e Caterina, quattro persone e soprattutto quattro donne molto diverse fra loro per età, esperienze, aspirazioni. Esattamente come il pubblico a cui si vogliono rivolgere:la donna che vive una situazione di depressione dovuta a varie cause.

Il progetto sfrutta simboli talmente ancestrali da diventare comprensibili e condivisibili:  la ciclicità ( delle stagioni, ma anche nei vari momenti della vita umana),di conseguenza il cerchio, l’intreccio, il nido, gli elementi della natura ( acqua, terra, fuoco ed aria ), da cui trarre insegnamento, nuova linfa vitale, resilienza.

 

  1. Inclusion is green

Target: ragazzi autistici minori

Luogo: Centro Atlas -Casaglia

Elisabetta Del Giudice- Manola Marchesini- Sabrina Zamponi

 

Il progetto “Inclusion is green”, è nato dall’idea di creare un giardino sensoriale e un orto nell’area verde in cui si immerge il centro Atlas di Casaglia, Perugia. Nella struttura

vengono utilizzate le Arti terapie tradizionali e approcci innovativi di comunicazione verbale e non verbale essendo il centro uno spazio di inclusione, crescita, formazione e ricerca in relazione al disturbo dello spettro autistico (ASD).

Il principale obiettivo, che il progetto si propone è quello di riuscire a migliorare il loro mondo interiore, diminuendo il malessere che lo sconvolge, proponendo attività in grado di portare serenità al posto dell’ansia, apportare gioia che possa sconfiggere la tristezza, di offrire sicurezza al posto dell’insicurezza, di far nascere la fiducia al posto della sfiducia. Un approccio che li veda non come persone affette da autismo, da educare, ma da liberare dalle tante confuse emozioni che sconvolgono il loro animo, cercando di creare momenti di pura serenità, gioia, accoglienza e bellezza. Chi meglio della natura può riuscire in tale impresa?

L’ortoterapia considera la terra una fonte di vita e di forza, il verde come un alleato

fondamentale per il benessere psico-fisico dell’uomo, nonché un potente mezzo di

prevenzione del malessere.

A tal proposito le progettiste hanno immaginato di realizzare un orto, dove i ragazzi possano seguire tutto il ciclo di vita delle piante, dalla semina alla raccolta e un giardino

sensoriale che doni a chiunque lo attraversi un’opportunità per riscoprire e valorizzare se stessi attraverso l’attività fisica, il rilassamento della mente e l’esperienza di nuove

emozioni.

L’impegno per prendersi cura delle piante diventa impegno per prendersi cura di se stessi.

 

  1. Il giardino delle Nuvole

Target: ragazzi scuola superiore primo grado (10-14) e utenti biblioteca

Luogo: Via del Fosso Perugia

Silvana Mazzoni Pertuz- Pietro Pardo- Francesca Borghesi

 

Il progetto “il giardino delle nuvole” ha come obiettivo principale quello di riqualificare un’area che si trova nel quartiere di Madonna Alta, adiacente la stazione Cortonese del minimetrò. L’area è formata da tre rettangoli disposti a ferro di cavallo: un corpo centrale più ampio che consente l’accesso al giardino e confluisce in ulteriori due spazi di dimensioni ridotte.  I progettisti hanno voluto immaginare questo spazio come un’ampia aula didattica all’aperto, dove poter approfondire la conoscenza della natura nelle sue componenti animale e vegetale, organizzare laboratori ed approfondimenti a tema, aprendo l’accesso a tutta la popolazione ed in particolar modo agli studenti della scuola media superiore adiacente e agli fruitori della biblioteca da cui prende il nome il giardino.

Il progetto vuole tra i vari obiettivi: valorizzare la biodiversità vegetale ed animale che può offrire l’ambiente urbano, educare le nuove generazioni al rispetto della natura in tutte le sue sfumature e stimolare la curiosità e l’apprendimento tramite un esperienza sensoriale completa.

 

  1. Home in rainbow

Target: ragazzi 6-14 disabilità sensoriale e cognitiva

Luogo: Orto Botanico

Federica Riberti- Marco Cicerchia

 

Questo progetto nasce da una riflessione sul linguaggio, la comunicazione e la condivisione.

Esiste un modo semplice per trasmettere la Bellezza? Come ci assiste la Natura nella scoperta delle meraviglie della nostra casa? Sono i temi e gli interrogativi che hanno accompagnato i progettisti in tutto il loro percorso.

Il giardino come spazio interiore, un luogo dove i bambini, soprattutto quelli con disabilità, possano sentirsi protetti, riconosciuti e liberi di far crescere i propri doni. Una palestra di allenamento a tutti i livelli, che incentivi la frequentazione dell’intuizione e fornisca, al contempo, un sistema chiaro e semplice di decifrazione del mondo. Con la Natura pronta a fare da intermediaria, guida e qualche volta anche da cavia e con tutta la gioia pacificante che deriva dal suo contatto.